Affitti a Berlino: il sogno studentesco si trasforma in incubo?

Berlino è da sempre una delle destinazioni preferite da studenti e giovani lavoratori, sia tedeschi che europei. Molti sono ancora affascinati dal mito della città “povera, ma sexy”, ma chi cerca un alloggio a prezzi accessibili si scontra presto con una realtà ben diversa. Trovare una stanza in un appartamento condiviso (WG, nel gergo locale) a un prezzo decente è diventato un vero incubo. Secondo i dati dell’Istituto Moses Mendelssohn (MMI), oggi un posto letto in un WG costa in media 650 euro al mese. Solo Monaco di Baviera (800 euro) e Francoforte sul Meno (665 euro) registrano cifre superiori.

La situazione diventa ancora più preoccupante se si guarda all’evoluzione degli ultimi dieci anni. Nel semestre invernale 2013/2014 (esattamente quando mi sono trasferito definitivamente a Berlino), affittare una stanza costava in media 335 euro, quasi la metà rispetto ai prezzi attuali. In un solo decennio i costi sono quasi raddoppiati, senza che il sostegno agli studenti sia cresciuto di pari passo. Il BAföG, l’aiuto statale per gli studenti in Germania, non è stato adeguato a questi aumenti: la quota destinata all’affitto è stata recentemente portata da 360 a 380 euro, ma resta ben al di sotto delle necessità reali.

L’analisi condotta dal MMI in collaborazione con il sito Wg-Gesucht, che ha esaminato 88 città universitarie tedesche, mostra che Berlino è tra le città con gli affitti più alti. Nonostante ciò, il prezzo medio di una stanza in un WG nella capitale non è aumentato rispetto all’anno scorso, un’apparente stabilizzazione che, però, non cambia il quadro generale: trovare un alloggio a meno di 500 euro è quasi impossibile. Alcuni vedono questo come un segnale positivo, sostenendo che una minore pressione sugli affitti potrebbe portare a una maggiore disponibilità di stanze sul mercato. Ma dobbiamo davvero fidarci? Personalmente, fatico a condividere questo ottimismo, soprattutto considerando la situazione abitativa a Berlino.

Le differenze regionali, però, sono enormi. Nelle città universitarie più piccole, soprattutto nell’est del paese, i prezzi sono spesso più bassi. Qualche esempio? A Dresda e Halle/Saale una stanza costa in media 350 euro, mentre a Magdeburgo si scende a 330. Le città più economiche per gli studenti fuorisede sono Cottbus e Chemnitz, con prezzi medi rispettivamente di 287 e 265 euro.

Se la situazione non cambia, Berlino rischia di perdere il suo appeal per gli studenti internazionali, trasformandosi in una città sempre più inaccessibile per chi vuole formarsi e vivere un’esperienza accademica senza dover destinare gran parte del proprio budget all’affitto. Lontani i tempi in cui si trovavano stanze enormi con balcone a Kreuzkölln per 300 euro al mese (ogni riferimento a esperienze personali è puramente casuale!). E sebbene negli ultimi 12 mesi il costo medio di una stanza a Berlino non sia aumentato, c’è ben poco di cui rallegrarsi.

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