Guida fotografica di Berlino: Potsdamer Platz

Da piazza principale e centro commerciale ed economico della Berlino prussiana a terra di nessuno con la divisione del Muro, fino al cantiere moderno dei giorni nostri, la Potsdamer Platz non ha mai avuto pace. Uno dei luoghi simbolo di Berlino che negli anni ’90 venne scelto come luogo dove concentrare le ambizioni degli architetti moderni per ricostruire nel cuore della città, lì dove la Storia si è divertita a costruire e disfare, un centro moderno, futurista, caratterizzato da uno skyline ben riconoscibile da lontano. Tra le tante archistar che si sono prodigate per ridare vita alla Potsdamer Platz anche il nostro Renzo Piano, a cui è stato dedicato un laghetto artificiale a pochi passi dal Sony Center.

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Un ambizioso progetto urbano che oggi (dopo anni di cantieri senza fine) ci ha donato un quartiere direzionale, commerciale e residenziale dove non manca nulla: cinema, teatri, negozi, uffici, discoteche, ristoranti. Il tutto caratterizzato da un’estetica cyberpunk. Non sono io infatti a dire che il Sony Center e tutto quello che sorge lì intorno potrebbe fare da contorno perfetto a un romanzo di Philip k. Dick.

La piazza assunse il nome attuale nel 1881 ma è con la demolizione delle mura cittadine e con l’avvento della ferrovia nel 1883 che la Potsdamer Platz inizia la sua inesorabile ascesa verso la gloria. Posizionata appena alle porte della Friedrichstadt (quel quartiere storico di Berlino nato intorno alla Friedrichstrasse e alla Leipzigerstrasse), la Potsdamer Platz divenne quindi un luogo di accesso importante alla Berlino dell’epoca. E fu qui quindi che si concentrarono attività di ristorazione, dando vita ad una tradizione che ancora oggi sopravvive in questo angolo di Berlino.

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Ma è con la proclamazione di Berlino a capitale dell’Impero Prussiano che la Potsdamer Platz vede la sua “Golden Age”. Alberghi, centri commerciali, birrifici, teatri, bar e sale da ballo sorgono come funghi qui e nella vicina Leipziger Platz, dando lustro ad una città che con i suoi 4,4 milioni di abitanti era diventata la terza più popolata città del mondo, dopo Londra e New York.

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Con gli anni ’20 la fama della Potsdamer Platz sembra non fermarsi più. Essendo incrocio di cinque arterie importanti, è qui che venne installato il primo semaforo di Berlino. Una riproduzione è ancora visibile oggi, appena fuori la Stazione.

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La Seconda Guerra Mondiale prima e la Guerra Fredda poi han portato il deserto in questa zona della città. Il Muro, che qui passava inesorabile non curandosi del passato glorioso della Potsdamer Platz, rese questa zona una volta piena di vita un luogo silenzioso, abbandonato e triste.

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Con l’avvento degli anni ’90, la Potsdamer Platz diventa la più vasta area edificabile d’Europa. Uno spazio aperto al futuro e alla sperimentazione che, una volta finiti i lavori, risulta uno dei luoghi più visitati ed apprezzati di Berlino.

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