Il Pallasseum, come trasformare le case popolari in monumento

Il Pallaseum è un blocco abitativo sotto la tutela dei beni culturali. Una rarità se pensiamo che i 514 appartamenti presenti all’interno del palazzo sono in maggioranza destinati all’edilizia popolare. Eppure il palazzone di Schöneberg è una delle costruzioni da preservare, a detta del Senato cittadino. Siamo nei pressi del Kleistpark e se passate da queste parti non potete non notare l’imponenza di questa costruzione. Dodici piani nell’edifico principale, sei nelle due ali che chiudono il tutto. Un progetto degli anni ’70 pensato per contrastare la crisi abitativa dell’epoca. Parliamo di un periodo in cui Berlino Ovest era diventata meta prediletta di artisti di ogni parte del mondo, ma anche di lavoratori poco specializzati provenienti dalla Turchia. E Berlino, allora come oggi, non aveva abbastanza case per tutti.

Un post condiviso da d1ster (@d1ster) in data:

Il Pallasseum dunque servì nel dare un tetto a 2000 persone, ma nel corso degli anni l’incuria e l’abbandono hanno mandato in rovina la zona, facendo addirittura discutere la Politica su una sua possibile demolizione. Vandalismo, spaccio e quanto altro avevo reso quello che una volta era visto come un modello abitativo da seguire un mostro da far sparire al più presto. Per fortuna così non è stato, anche grazie all’intervento di varie associazioni sul territorio che dal 1999 hanno messo in opera attività di rivalutazione del complesso. E quindi la nascita di un bar condominiale, così come la ristrutturazione degli ambienti hanno salvato da distruzione certa l’opera dell’architetto Jürgen Sawade.

Un post condiviso da Heba Ahmed Attia (@heba_a_attia) in data:

Il nome attuale è stato deciso da un “referendum” tra gli abitanti del complesso. Il nome originario del Pallasseum era infatti Wohnen am Kleistpark, ma nel gergo popolare tutta Berlino si riferiva al palazzo come al Sozialpalast (il palazzo delle case popolari). Il nuovo nome oltre a risuonare simpatico dona anche una certa importanza al tutto. Il complesso abitativo rientra a pieno nei canoni del brutalismo, costruito completamente in calcestruzzo. Il complesso domima sulla Pallasstrasse (da qui il nomignolo), ma sopratutto, è costruito sui resti di un bunker della Seconda Guerra Mondiale. Un “monumento” decisamente diverso da ammirare durante il vostro viaggio a Berlino

Se l’articolo ti è piaciuto metti “mi piace” alla nostra Pagina Facebook e condividilo con i tuoi amici! Trovi Berlino Caput Mundi anche su Instagram.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.