Sicurezza stradale a Berlino: statistiche terribili!
Il 2024 non è ancora finito, ma una cosa è certa: per la sicurezza stradale a Berlino, sarà ricordato come un anno terribile. Finora, secondo la polizia, 55 persone hanno perso la vita nel traffico, 21 in più rispetto all’intero 2023. Particolarmente drammatico è stato l’aumento delle vittime anziane, che rappresentano quasi la metà del totale. Molti di loro erano pedoni, e infatti il numero di pedoni morti è più che raddoppiato rispetto all’anno scorso.
La sicurezza stradale è un tema che in Germania riceve poca attenzione, sia da parte della popolazione che dei politici. Sembra che le vittime del traffico siano considerate quasi una normalità in un paese così legato all’automobile. Molti accettano che questo sia il prezzo da pagare per una società orientata alla mobilità. Tuttavia, i nuovi dati mostrano che gli anziani e chi non usa mezzi motorizzati sono i più a rischio. Anche quest’anno, la loro percentuale tra le vittime è molto più alta rispetto alla loro presenza nella popolazione.
Nel 2023, 16 persone sopra i 65 anni hanno perso la vita sulle strade di Berlino; nel 2024 il numero è salito a 27, secondo la polizia. Anche un bambino è morto quest’anno, mentre l’anno scorso non ci sono stati casi simili.
Come si suddividono le vittime? Nel 2023, undici pedoni sono morti nel traffico berlinese; nel 2024 traffico berlinese sono stati 24. I ciclisti deceduti sono passati da dodici a undici, ma in questo gruppo la maggior parte aveva più di 60 anni. Inoltre, le vittime non corrispondono al classico stereotipo del “ciclista spericolato”.
Da gennaio, sette automobilisti hanno perso la vita, contro i quattro dell’anno scorso. Anche il numero dei motociclisti morti è aumentato: da cinque a sei. Tra le vittime c’è anche un passeggero, e altre sei rientrano nella categoria “altro” delle statistiche ufficiali. Questa categoria include, ad esempio, il conducente di un monopattino elettrico che a novembre è passato con il rosso a Wedding ed è stato investito, o quello morto a gennaio a Marzahn dopo uno scontro con un tram. Anche un camionista che si è schiantato contro il guardrail sull’autostrada A115 è incluso in questa categoria.
“Le persone anziane hanno molta esperienza nel traffico e rispettano le regole più dei giovani, ma spesso non riescono a reagire a situazioni di pericolo. Fanno fatica a stimare le velocità, vedono meno bene e hanno riflessi più lenti,” spiega Stimpel, portavoce dell’Associazione pedoni tedesca, al Berliner Zeitung. Undici dei 26 pedoni morti sono stati investiti mentre attraversavano la strada lontano dagli incroci. Stimpel sottolinea che la velocità è un fattore cruciale: “In tutti questi casi, il limite era di 50 km/h e non c’era nessuna protezione per i pedoni. Il semaforo più vicino era a 500 metri”. È noto che un’auto a 50 km/h impiega il doppio dello spazio per fermarsi rispetto a una che viaggia a 30 km/h, e il rischio di morte per un pedone è quattro volte maggiore.
Sotto la gestione del traffico della CDU, iniziata nel 2023, la situazione potrebbe peggiorare. Stimpel avverte che l’eliminazione dei limiti di 30 km/h sulle strade principali, introdotti dalla precedente amministrazione, potrebbe portare a un aumento degli incidenti mortali. “Il Senato sta accettando consapevolmente che le persone continuino a morire,” conclude Stimpel con durezza.
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