Visitare il campo di concentramento di Sachsenhausen

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, proprio nel giorno in cui l’Armata Rossa liberò il campo di Auschwitz. Non tutti sanno però che il primo campo di concentramento fu costruito alle porte di Berlino. E lo potete visitare gratuitamente!

Il campo di concentramento di Sachsenhausen è situato a circa 35 chilometri da Berlino e rappresenta uno dei luoghi più significativi della memoria storica europea. Attivo dal 1936 al 1945, fu progettato dalle SS non solo come luogo di detenzione e sterminio, ma anche come “campo modello” per l’addestramento del personale SS destinato ad altri campi di concentramento. La sua vicinanza alla capitale del Reich, sottolineava il suo ruolo strategico nell’apparato nazista, fungendo anche da sede dell’Inspektion der Konzentrationslager, l’ufficio che coordinava tutti i campi sotto il controllo delle SS.

Tra il 1936 e il 1945, oltre 200.000 persone furono deportate a Sachsenhausen, appartenenti a gruppi considerati “inferiori” dal regime nazista: oppositori politici, ebrei, Sinti e Rom, omosessuali, “asociali” e prigionieri di guerra, soprattutto sovietici. Le condizioni di vita erano spaventose: fame, freddo, lavoro forzato e continue violenze portarono alla morte di circa 100.000 prigionieri. A peggiorare ulteriormente le cose, il campo fu teatro di esperimenti medici disumani e di tecniche di sterminio “sperimentali”, come la fucilazione alla nuca nella famigerata Genickschussbaracke o l’uso di gas tossici.

Il campo di concentramento di Sachsenhausen vicino Berlino – © Berlino Caput Mundi

Il lavoro forzato era una delle colonne portanti del sistema di Sachsenhausen. I prigionieri venivano impiegati in officine interne al campo o trasferiti presso aziende vicine, come Siemens, Daimler-Benz e Heinkel. Quest’ultima, ad esempio, utilizzava dai 6.000 agli 8.000 prigionieri per costruire il bombardiere He 177.  Un altro progetto di sfruttamento fu la fabbrica di mattoni, destinata a produrre materiali per la Welthauptstadt Germania, la capitale mondiale sognata da Hitler.

Centro delle esecuzioni di massa era la Stazione Z, un complesso nella zona industriale del campo, dove i prigionieri venivano impiccati, fucilati o uccisi con il gas. Con l’avvicinarsi della fine della guerra, le SS evacuarono il campo, costringendo i prigionieri a marce della morte durante le quali migliaia persero la vita. Il 22 aprile 1945, l’Armata Rossa liberò i pochi superstiti.

Dopo la guerra, Sachsenhausen divenne un campo speciale sovietico fino al 1950. Oggi è un memoriale che invita i visitatori a riflettere sugli orrori del passato. Attraverso una visita ai baraccamenti, alla “Stazione Z” e al museo del campo, è possibile comprendere l’immensa sofferenza subita dai prigionieri e preservare la memoria storica per le future generazioni.

Come raggiungere il campo di Sachsenhausen? Con i mezzi pubblici è molto semplice. Il modo più veloce è il treno Re5 che passa per Potsdamer Platz e stazione centrale e vi porta ad Oranienburg. In alternativa, potete utilizzare la Sbahn: la linea S1 fa capolinea proprio ad Oranienburg. Una volta in stazione potete farvi una passeggiata di 25-30 minuti o aspettare il bus 804 e scendere alla fermata “Gedenskstätte Sachsenhausen”.

Maggiori info qui!

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