Il Risveglio del Vulcano: Il Mistero dell’Eifel

Sta per esplodere un nuovo super vulcano nel cuore dell’Europa? Nella tranquilla regione dell’Eifel, nel sud-ovest della Germania, si cela un segreto che ha catturato l’attenzione dei ricercatori per anni: il vulcanismo dormiente che potrebbe risvegliarsi in qualsiasi momento.

Gli studiosi hanno rilevato segnali inquietanti che suggeriscono un risveglio del vulcanismo nella zona. Torsten Dahm, del Centro tedesco di ricerca per le geoscienze (GFZ) di Potsdam, ha dichiarato al magazine Stern che non possiamo sottovalutare la possibilità di una nuova eruzione! Il suolo si solleva lievemente ogni anno, mentre una serie di terremoti di bassa magnitudo scuotono la regione a profondità variabili. La risalita di gas presso il lago Laach, teatro dell’ultima eruzione, testimonia un’attività magmatica sotterranea che continua a intrigare gli scienziati.

Per comprendere meglio il pericolo che si cela sotto la superficie, i ricercatori hanno intensificato gli sforzi di monitoraggio. Più di 350 stazioni sismiche temporanee sono state installate intorno ai vulcani spenti dell’Eifel, raccogliendo dati preziosi sul comportamento sismico di questi “mostri dormienti”. L’obiettivo è chiarire la posizione e lo stato del serbatoio magmatico; l’idea è anche quella di sfruttare il calore sotterraneo per l’energia geotermica.

L’Eifel è l’unica regione vulcanica ancora attiva in Germania; gli scienziati avvertono che non possiamo permetterci di abbassare la guardia di fronte a un fenomeno che potrebbe avere conseguenze devastanti per la regione e oltre.

Se il vulcano sotto il Laacher See dovesse eruttare, le conseguenze potrebbero estendersi ben oltre i confini della regione. Con un’eruzione simile a quella avvenuta 13.000 anni fa, l’area coinvolta potrebbe estendersi su diverse decine di chilometri intorno al cratere. Tuttavia, gli effetti non si limiterebbero solo a questa zona circostante. Il vento potrebbe trasportare la cenere vulcanica a distanze considerevoli, influenzando anche aree più remote. Paesi come Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Francia occidentale sarebbero tra i primi a essere colpiti. Tuttavia, gli effetti potrebbero estendersi anche oltre questi confini, a seconda delle condizioni meteorologiche durante l’eruzione.

Con la sua ultima eruzione avvenuta circa 13.000 anni fa, l’Eifel ha dimostrato la sua potenza e la sua capacità di generare fenomeni vulcanici di proporzioni significative. Ma la domanda rimane: potrebbe presto essere di nuovo il momento? Nessuno però può dire se questo sarà il caso tra 100 o 1000 anni. “Ecco perché è importante osservare meglio – dichiara Torsten Dahm – Riteniamo che se qualcosa dovesse cambiare, saremmo in grado di vederlo nei dati di misurazione”.

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