Il ponte aereo di Berlino del 1948
Cade una pioggerellina debole ma fitta. Sono le 9 del mattino di una domenica come altre a Platz der Luftbrücke, ma settantanni fa no, non era un giorno come altri. Il 24 giugno del 1948 le forze di occupazione sovietica chiudono tutti gli accessi a Berlino Ovest, tagliando anche i rifornimenti di energia. Il settore occidentale di Berlino, quello controllato da americani, inglesi e francesi diventa dunque una città in assedio: senza elettricità, cibo e medicine. Per contrastare questo isolamento forzato gli angloamericani decidono di organizzare quello che passerà alla storia con il Ponte aereo di Berlino.
Von Leerlaufprozess - Eigenes Werk, CC BY-SA 3.0, Link
Quattrocentosessantadue giorni in cui Berlino Ovest fu rifornita notte e giorno da rifornimenti aerei che portavano cibo, medicinali e carbone. Parliamo di una città di due milioni e mezzo di abitanti completamente isolata dal mondo. Berlino non poteva essere autosufficiente; tutti i prodotti arrivavano da fuori (un buon 75% dall’ex-Germania Ovest). Nonostante il Ponte aereo, si temeva che Berlino Ovest non sarebbe uscita indenne all’inverno e sarebbe dunque capitolata a breve nelle mani dell’Unione Sovietica, con conseguente annessione al settore orientale della città. Con l’ottimizzazione del sistema di rifornimenti si arrivò a far atterrare a Berlino un aereo ricco di medicinali, cibo e rifornimenti vari ogni tre minuti. Gli aeroporti utilizzati dalle forze Alleate erano quello di Tempelhof (settore americano) a cui si aggiunsero a breve anche Tegel (Settore francese) e Gatow (settore americano).
By USAF - United States Air Force Historical Research Agency via Cees Steijger (1991), "A History of USAFE", Voyageur, ISBN: 1853100757; USAF photo 070119-F-0000R-101 [1], Public Domain, Link
Proprio da Gatow partivano invece i voli per lasciare Berlino Ovest. La Royal Air Force organizzò dei corridoi aerei per permettere agli abitanti della città di raggiungere altre zone della Germania, con voli diretti a Lubecca e Wunstorf che costavano quanto un biglietto del treno. I bambini viaggiavano gratis.
Von USAF - http://www.af.mil/News/Photos/igphoto/2000593993/, Gemeinfrei, Link
Il Ponte aereo di Berlino è uno degli episodi più famosi della Guerra Fredda. In quel momento i cittadini di Berlino Ovest vivevano con la costante paura di essere invasi dalla DDR, con la paura che le forze di occupazione occidentale si disinteressassero di Berlino, lasciandola completamente nelle mani dell’Unione Sovietica. Sicuramente una situazione poco piacevole.
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La situazione si sbloccò definitivamente la notte tra l’11 ed il 12 maggio 1949. Alle 00:01 le forze di occupazione sovietica decisero di riaprire le vie di comunicazione tra Berlino Ovest ed il resto del mondo e di conseguenza riaprire la fornitura di energia. Questo fu necessario in quanto per risposta al Blocco, il mondo occidentale organizzò un embargo nei confronti della Germania Est. Sopratutto il blocco dell’importazione di prodotti tecnologici da parte della Germania Ovest mise in difficoltà l’economia della DDR. E visto che un’annessione coatta del settore occidentale di Berlino pareva ormai impossibile, si decise di sospendere l’operazione.
CC BY-SA 2.0, Link
Il Ponte Aereo di Berlino si concluse però solo il 30 settembre dello stesso anno: le forze di occupazione anglo-americane non si fidavano dei sovietici e continuarono a portare scorte alimentari ai quartieri di Berlino Ovest, nel caso si fosse ripresentata una nuova Blockade. Oggi la piazza antistante l’aeroporto di Tempelhof porta proprio il nome di questa operazione che salvò la vita a milioni di cittadini berlinesi. La Platz der Luftbrücke, che per molti altro non è che una fermata della U6, in realtà ricorda i giorni bui in cui mezza Berlino viveva nella paura e sotto assedio. Un monumento ricorda i giorni del Ponte Aereo di Berlino ed è riprodotto anche fuori dagli aeroporti di Celle e Francoforte, da dove partivano i rifornimenti per la città isolata.
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