Il monumento antifascista della Schönhauser Allee rischia di scomparire
Berlino è una città che racconta la storia ad ogni angolo, spesso nei luoghi più inaspettati. Uno di questi è il ponte della S-Bahn sulla Schönhauser Allee, nel cuore di Prenzlauer Berg. Qui si trova un monumento poco conosciuto ma dal forte valore simbolico: cinque tavole in bronzo dedicate alla “Lotta di Resistenza Antifascista e Liberazione nel Prenzlauer Berg”. Un luogo della memoria che, a partire da quest’anno, potrebbe scomparire a causa dei lavori di demolizione e ricostruzione del ponte.
Le tavole, incastonate lungo la parete ovest del ponte, raccontano momenti chiave della resistenza antifascista in maniera visiva e diretta. La prima, partendo da sinistra, raffigura la famosa Wasserturm di Kollowitzstrasse con la scritta “Tod den Hitler” (“Morte a Hitler”) incisa su un muro: un gesto di ribellione in tempi oscuri. La seconda mostra tre persone intente a stampare volantini in una tipografia clandestina, con messaggi forti come: “BERLINESI, ALLA LOTTA! / Salvate ciò che ci è rimasto! / Salvate Berlino! / Morte ai banditi di Hitler! / Nostra la vita. Nostro il futuro.” Un’immagine che rende omaggio al coraggio di chi lottava nell’ombra.
La tavola centrale è il fulcro del monumento. Un’iscrizione, in tedesco, inglese, francese e russo, recita: “Voi tutti che passate di qui, / rendete onore a coloro / che sono caduti affinché voi possiate vivere.” Al centro, il simbolo del Comitato dei Combattenti della Resistenza Antifascista e le date 1933–1945, che richiamano gli anni bui del nazismo. La quarta tavola raffigura un soldato dell’Armata Rossa che libera civili da un rifugio antiaereo tra le macerie: un’immagine che segna la fine della guerra e l’inizio di un nuovo capitolo. L’ultima tavola mostra cinque persone di spalle che trasportano un corpo verso la sepoltura, con un carro armato e un cannone sullo sfondo, a ricordare la brutalità del conflitto.
La nascita di questo monumento è essa stessa parte della storia. Nel 1984 lo scultore Karl Biedermann ricevette l’incarico di realizzare due rilievi sul tema della resistenza, in occasione del 40° anniversario della “liberazione dal fascismo hitleriano”. Tuttavia, i suoi lavori furono respinti dal Comitato Distrettuale dei Combattenti della Resistenza Antifascista di Prenzlauer Berg per motivi ideologici. Uno dei rilievi rifiutati è comunque visibile dal 1990 sul muro di fronte alla Gethsemanekirche, altro luogo simbolo della resistenza.
Alla fine, l’opera fu affidata al grafico e scultore Günter Schütz, che realizzò le cinque tavole oggi visibili. Il monumento fu inaugurato il 13 settembre 1986, durante la Giornata Internazionale della Memoria per le Vittime del Terrore Fascista. Un’opera che, nonostante le difficoltà iniziali, è riuscita a trovare il suo spazio come testimonianza viva della memoria collettiva.

Oggi, però, il destino di questo memoriale è in bilico. I piani per la ricostruzione del ponte della Schönhauser Allee non prevedono, al momento, la conservazione delle tavole commemorative. Una scelta che solleva domande importanti sul modo in cui una città come Berlino sceglie di preservare la propria storia.
Per chi vive qui o per chi visita Berlino, questo monumento non è solo un’opera d’arte pubblica, ma un segno tangibile del coraggio e dei sacrifici di chi ha combattuto contro l’oppressione. La sua possibile rimozione rappresenterebbe una perdita non solo per Prenzlauer Berg, ma per tutta la città.
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