Guida completa per un giorno a Potsdam: cosa vedere e dove mangiare

Oggi abbandono Berlino e vi porto in una cittadina qui vicino molto famosa, che spesso è inclusa nei tour degli italiani in visita alla Capitale tedesca: Potsdam. Conosciuta come “La Versailles tedesca” grazie ai parchi e ai palazzi usati come residenza dai Re di Prussia, Potsdam nei primi anni del secolo scorso è stata anche un importante centro per il cinema tedesco ed europeo. Gli studi di Babelsberg sono tutt’oggi all’avanguardia e sede di riprese importanti, sia per la tv che per il grande schermo. Venire fin qui solo per queste due attrazioni è riduttivo, cercherò quindi di riassumere in questa guida cosa vale la pena vedere in un giorno a Potsdam.

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Un giorno a Potsdam

La prima cosa che vedrete della città è sicuramente la stazione centrale. Collegata grazie ai treni regionali e alla S7 al centro di Berlino, Potsdam si raggiunge in meno di un’ora. Non c’è quindi bisogno di un bus a lungo raggio; con un semplice biglietto ABC da 4,40 euro si può arrivare comodamente nel cuore della Capitale del Brandeburgo. Attraversando il ponte che vi porta verso la città vecchia, a destra troverete la Freundschaftinsel, un’isolotto nel bel mezzo della Havel con un parco pieno di statue e piccole opere d’arte.

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Giunti all’altro lato del ponte si arriva nella città vecchia. Alla vostra sinistra il Parlamento dello Stato del Brandeburgo, alle sue spalle l’Altermarkt con la Nikolaikirche e l’Altes Rathaus. La chiesa, opera di Karl Friedrich Schinkel, è uno dei luoghi di culto più importanti della città. Il progetto originario prevedeva una cupola immensa come St.Paul a Londra o il Pantheon di Parigi, ma il Re Federico Gugliemo III preferiva qualcosa dalla linee più sobrie, con i risultati che ancora oggi – nonostante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale – possiamo ammirare. Da qualche anno ha aperto il Museo Barberini, complesso al cui interno si possono ammirare opere di artisti famosi come Monet, Modigliani, Renoir.

Proseguendo il nostro tour passiamo prima per la Platz der Einheit, dove una volta c’era la Sinagoga più importante di Potsdam, distrutta dai nazisti nella famosa Kristallnacht del 9 novembre 1938. Poco distante la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, alle cui spalle sorge il monumento ai caduti dell’Armata Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale. Ci troviamo nella Bassinplatz, la piazza più grande di Potsdam e sede di un mercatino molto carino. Qui alloggiò anche un giovane Mozart, durante una visita del Brandeburgo.

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Allontanandoci dalla Bassinplatz entriamo nell’Holländische Viertel, insieme di piccole case in mattoni rossi costruite sullo stile fiammingo (da qui il nome Quartiere Olandese). Una passeggiata in questo gioiellino architettonico voluto da Federico Guglielmo I. vi farà dimenticare per un momento di trovarvi in Germania, a pochi chilometri dai grattacieli cyberpunk di Berlino. Un’oasi di pace, piena di botteghe artigianali molto caratteristiche. Proseguendo verso nord troviamo la Nauener Tor, una delle tre porte di accesso di Potsdam sopravvissute alla devastazione guerra. Le altre due sono la Jägertor e la Brandenburger Tor. Già, esiste una Porta di Brandeburgo anche a Potsdam. Più piccola, ma ugualmente carina.

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Attraversate la Nauener Tor e prendete la Friedrich-Ebert-Straße. Godete delle ville che si affacciano sulla via e proseguite poi sulla Puschkinallee. Siamo passati in pochi minuti dall’Olanda alla Russia. L’Alexandrowka é una colonia costruita dopo la disfatta della Prussia contro Napoleone. Nel 1812 infatti 62 prigionieri di guerra russi decidono comunque di restare a Potsdam ed il Re decide di fare di loro il primo Garde-Regiment di Prussia. Oltre che un coro. Alla morte dello Zar Alessandro I, la colonia prende il nome che ancora oggi la rende famosa nel mondo. Da vedere oltre alle caratteristiche case in legno, la Alexander-Newski-Gedächtniskirche e lo Schloss Belvedere.

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Tornando indietro, è il caso di dirigersi verso il grande Parco Sanssouci, la Versailles tedesca. In un periodo in cui tutta l’Europa si gettava a capofitto nel Neoclassicismo, in Prussia si decide di costruire ancora secondo i dettami del Barocco. Grazie a questa scelta (definita anacronistica al tempo) possiamo oggi godere di questo ensamble di palazzi e giardini, Patrimonio UNESCO. Oltre allo Schloss Sanssouci, meritano una visita il Neue Palais, la Orangerie e l’antico mulino. La visita del parco potrebbe occuparvi molto tempo e molte energie. Per tornare in città potreste quindi prendere il bus 695, che vi riporta in centro e da lì fino alla Stazione Centrale. Una passeggiata per la Brandeburgerstrasse, anche solo per una sosta caffè, è altamente consigliata.

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Questo, in poche righe, è il tour che consiglio per un giorno a Potsdam. Si possono visitare i musei cittadini, il Cecilienhof, farsi un giro nella natura e godere dei laghi che circondano la città. Per fare questo forse dovreste fermarvi un giorno in più, che non sarebbe un’idea del tutto folle.

Un giorno intero a camminare alla scoperta di Potsdam mette tanto appetito. Se volete qualche dritta su dove mangiare bene in cittá, segnatevi questi due indirizzi: Il  Matador (Friedrich-Brandenburger Str. 2, www.matador-potsdam.de) e Braumanufaktur Forsthaus Templin (Templiner Str. 102, http://www.braumanufaktur.de). Il primo è una bisteccheria nel cuore del centro cittadino. Il secondo è un ristorante/birrificio che produce delle ottime birre biologiche. Un po’ fuori mano, ma la deviazione vale sicuramente il viaggio.

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