La leggenda dei marmi di Mohrenstrasse
Se siete a Berlino è impossibile non passare per la stazione metro di Mohrenstrasse. Si trova sulla U2, nella tratta che collega Potsdamer Platz con Alexanderplatz, ed una delle uscite vi porta al Mall of Berlin. Passando per la stazione di Mohrenstrasse è impossibile non rimanere sorpresi dalla sontuosità delle sue pareti; a differenza delle stazioni vicine infatti la stazione è completamente ricoperta di marmo rosso. Perchè? Da dove proviene il marmo della stazione di Mohrenstrasse?
La leggenda dei marmi di Mohrenstrasse
Mettiamo subito in chiaro una cosa: quello che vedete non è marmo, ma pietra calcarea di colore rosso. Il suo nome è Saalburger Marmor e proviene da una cava presso Saalburg-Ebersdorf – un piccolo comune in Turingia. Perchè tutte queste attenzioni per una stazione della metropolitana dunque? Sebbene sia una bella stazione, decorata con pietre rosse decisamente accattivanti, ce ne sono sicuramente di altre molto belle in città (Heidelberger Platz, ad esempio). E poi, non è forse normale che una stazione metro nel centro di una capitale importante come Berlino sia decorata finemente?
Quello che rende speciale questa stazione è la leggenda dietro ai suoi “marmi” e alla sua provenienza. Fino al 1945 in questa zona sorgeva la Cancelleria del Reich e chi aveva pensato di decorare il suo ufficio con pietra calcarea rossa di Saalburg? Proprio lui: Adolf Hitler! La leggenda che il marmo provenisse dalla Cancelleria di Hitler è nata dopo la fine della guerra, quando gli edifici della città sono stati utilizzati come cave per nuove costruzioni. A spargerla, il settimanale Der Spiegel. Solo negli ultimi anni la leggenda è stata smentita, ma ormai nell’immaginario collettivo, la stazione di Mohrenstrasse di Berlino è decorata con i marmi dell’ufficio di Hitler.
Ma come si è giunti a questa versione dei fatti? Nel Dopoguerra la città di Berlino era un cumulo di macerie, ma già negli anni ’50 le forze di occupazione si stavano dando da fare per ricostruire tutto. Ognuno con i suoi modi. La stazione di Mohrenstrasse si trovava ad est, nel settore sovietico. Ed è per questo che il 18 agosto del 1950, alla sua riapertura, portava il nuovo nome di Thälmannplatz – in onore del’ex presidente del partito comunista tedesco Ernst Thälmann, ucciso nel campo di concentramento di Buchenwald.
Nei progetti la nuova stazione doveva essere decorata appunto con marmo rosso, lo stesso materiale che adornava le sale dell’ex-Cancelleria del Reich. Per la sua costruzione ci si rivolse alla cava VEB Marmorwerk di Saalburg, che in quel momento non riusciva però a star dietro alle richieste del Partito. Infatti, proprio in quello stesso momento si stava scavando materiale per la costruzione del nuovo planetario di Stalingrado, progetto che aveva priorità assoluta. Ed è proprio per questo che nacque la leggenda che i marmi di Mohrenstrasse provengano dall’ufficio del Führer. Chi può dire se lo Spiegel avesse ragione o no? Dopo quasi 75 anni è ormai difficile scoprire la verità, mancando documenti ufficiali. Quello che si sa con certezza – è certificato – è che parte dei marmi rossi della Cancelleria sono stati usati per il Memoriale ai caduti dell’Armata Rossa del Treptower Park.
Ora, a prescindere dalla provenienza del materiale, la leggenda dei marmi di Mohrenstrasse è una storia interessante da raccontare. Andrete a farvi un giro ora che ve l’abbiamo raccontata?
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